di Silvio Falco
Direttore generale dell’AO Mauriziano di Torino
Evidenze scientifiche e riferimenti normativi
Il Decreto Balduzzi prevede l’introduzione di criteri e sistemi di valutazione e verifica
dell’attività dei direttori generali sulla base degli obiettivi di salute e di funzionamento
dei servizi definiti nel quadro della programmazione regionale e con particolare
riferimento all’efficienza, all’efficacia, alla sicurezza, all’ottimizzazione dei servizi sanitari
e al rispetto di equilibri economico finanziari (capo I art.4).
La metodologia Lean management
Anche in sanità, così come avviene in altri settori strategici della Pubblica
amministrazione, la metodologia Lean si è dimostrata particolarmente utile come
strumento di clinical governance.
La metodologia Lean risponde oggi alle esigenze di tutte le aziende che intendono
perseguire un miglioramento continuo dei propri processi. Obiettivo principale del Lean
è l’utilizzo di una prassi orientata alla soluzione strutturata dei problemi, focalizzando
l’attenzione sulle aspettative del paziente e degli stessi operatori. La metodologia Lean
è alleata delle istituzioni nella trasformazione del Sistema Sanitario Nazionale secondo
criteri di qualità e di eccellenza, e lo è dall’inizio alla fine – dalla conoscenza all’operatività-
e attraverso proposte innovative capaci di rispettare e di rilanciare il valore della salute
come elemento fondante della politica sanitaria e sociale del Paese.
Il processo base del metodo Lean è il percorso DMAIC (Define, Measure, Analyze,
Improve, Control). Si tratta di un iter semplice e rigoroso che si basa su 5 fasi sequenziali
ognuna con i propri obiettivi raggiungibili, scegliendo, tra gli strumenti messi a disposizione
dalla metodologia, quelli più applicabili al processo in esame. [George ML, Rowlands
D, Price M, Maxey J (2005) The Lean Six Sigma pocket tool book: a quick reference
guide to nearly 100 tools for improving process quality, speed and complexity. New York:
The Mc Graw Hill Companies]
Nella fase di Improve si usa il “Kaizen” che in giapponese significa “cambiare per tendere
al miglioramento continuo”. [Catalano I, D’Achille C, Lupo M (2012) Guida pratica al
Lean in Sanità. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore]
Oggi per garantire il raggiungimento della sostenibilità del sistema sanitario è necessario
assicurare una gestione “snella” dei processi sanitari di supporto.
Il Lean thinking è un metodo per organizzare processi produttivi complessi. I suoi
principi fondanti sono stati sviluppati in passato nel settore manifatturiero. Adesso invece
è crescente l’interesse dell’applicazione del Lean thinking ai sistemi sanitari. Ridisegnare
i processi di cura secondo modelli lean garantisce cure più sicure ed accessibili. Il Lean
thinking è un tentativo di correggere i ritardi e le inutili duplicazioni che caratterizzano
molti processi produttivi. Il metodo è focalizzato sull’ottimizzazione dei flussi attraverso
la semplificazione dei processi produttivi, inserendo i vari passaggi in un flusso di valore.
Pensare secondo il Lean thinking incoraggia i professionisti della salute a considerare il
percorso del paziente dal suo arrivo in ospedale fino alle dimissioni, come un processo
di cura completo piuttosto che una serie di fasi non collegate tra loro. Il Lean thinking
richiede la presenza di manager che siano in grado di prendere una decisione ben determinata,
e che garantiscano che non sia presa una decisione qualsiasi. [Ben Tovim, David
I, Jane E et al. Lean thinking across a hospital: redesigning care at the Flinders Medical
centre. Australian Health Review, 2007]
Il lean management permette di cambiare il modo di pensare l’organizzazione e i valori
della stessa, determinando infine la trasformazione dei comportamenti e della cultura
dell’organizzazione. [Smith G et al, Applying lean principles and kaizen rapid improvement
events in public health practice. J Public Health Manag proct. 2012; 18(1); 52-54]
Nel lean management le attività più frequentemente implementate sono i lean basics
workshop o kaizen basics workshop, che consistono in workshop della durata di un
giorno in cui vengono presentati ai professionisti gli strumenti e le tecniche del lean: si
utilizza la creatività del team, privilegiando i miglioramenti a parità di risorse, scegliendo
soluzioni veloci e semplici e facendosi guidare dalla “caccia allo spreco”. Dopo aver definito
il processo futuro il team condividerà i risultati. [Adegboyega K Lawal et al, Lean
management in health care: definition, concepts, methodology and effects reported. Systematic
reviews journal. 2014]
Progetto Lean Healthcare: dall’automotive in Giappone
all’ospedale Mauriziano di Torino, per la sanità del futuro
migliore e a minor costo per tutti
La gestione delle sale operatorie rappresenta circa il 40% del budget ospedaliero. Ottimizzare
l’utilizzo delle sale operatorie richiede un’efficace processo di analisi dei casi chirurgici.
Sia l’iper che il sotto utilizzo delle sale operatorie sono “costosi” per l’azienda, ed
entrambi determinano un’esperienza negativa sia per lo staff che per i pazienti. [Faisal A,
Omar A. Lean process improvement of first case scheduling in operating rooms. Proceedings
of 2016 International Conference on Industrial Engineering and Operations Management.
Detroit, Michigan, USA, september 23-25, 2016].
L’esigenza di sviluppare un processo di miglioramento continuo dell’organizzazione
concentrando prioritariamente l’attenzione sull’attività delle sale operatorie, in quanto
argomento che presenta carattere di strategicità all’interno dell’AO Ordine Mauriziano,
ha determinato l’adozione della metodologia del lean management (quale strumento a
ridurre gli sprechi e ad investire risorse in altre attività). Tale metodologia rappresenta
un’esperienza del tutto innovativa all’interno del Mauriziano e appare adeguata per individuare
percorsi e modalità operative atti ad aumentare efficienza e produttività delle sale
operatorie, attraverso l’avvio di un progetto pilota che permetta di valutare potenzialità
e priorità di intervento. Nel mese di ottobre 2017 si sono svolti i kaizen workshop presso
l’AO Ordine Mauriziano.
Il lean management applicato all’health care ha sollevato la domanda “quali sono le
attività veramente di valore dal punto di vista dei pazienti?”. Sulla base di questo approccio,
tutte le attività distribuite lungo l’intero percorso di cura del paziente, dal ricovero
alla dimissione, che non dimostrano un valore aggiunto sono messe in discussione. Le
attività senza valore aggiunto rappresentano sprechi che consumano risorse senza avvantaggiare
direttamente né il prodotto né il servizio dal punto di vista del paziente. Invece
l’attività con valore aggiunto trasforma materiale e informazioni in prodotti e servizi che
il paziente desidera. [Matt D et al, Axiomatic design of a framework for the comprehensive
optimization of patient flows in hospitals. Journal of Healthcare Engineering, 2017]
Il lean thinking è un approccio di comprovato successo che significa “creare valore
senza sprechi”: oggi quindi il lean hospital rappresenta uno strumento sostenibile al miglioramento
globale e continuo dell’Azienda Ospedaliera. [Matt D et al, Lean health care:
l’esperienza dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige. Lean healthcare management- Meno
sprechi più competitività, IPSOA – 2016 Hoepli].
I vantaggi per i pazienti si possono riassumere: riduzione tendenziale e crescente dei
tempi di attesa correlati alla possibilità di un incremento del numero di interventi per la
maggiore efficienza organizzativa. Vantaggi per il personale: semplificazione dei percorsi
organizzativi e potenziale riduzione del carico di lavoro per ogni intervento. Coscienza
e conoscenza dell’insieme dei percorsi / attività di tutti gli operatori per apportare modifiche
condivise esaltando lo spirito aziendale e di gruppo. Vantaggi per la struttura: incremento
del numero degli interventi e conseguenti maggiori ricavi; riduzione dei costi
per ogni intervento (ore personale per intervento – ripetizione procedure diagnostiche
– standardizzazione procedure organizzative).
Questi sono solo alcuni dei vantaggi che il nuovo rivoluzionario Progetto Lean Healthcare
Hospital porterà a pazienti, dipendenti ed Azienda. Un Progetto che nasce nel
campo dell’automotive in Giappone, si é allargato a numerosi settori industriali ed ora
sbarca nel mondo della sanità.
L’ospedale Mauriziano ha deciso di adottare l’approccio innovativo Lean Healthcare
Hospital per la realizzazione di alcuni processi clinico-assistenziali, nell’ottica della ricerca
del miglioramento continuo della Qualità dei servizi erogati e dei percorsi per snellire
i processi operativi.
Il Progetto, che avrà uno sviluppo nel corso di tutto l’anno, si propone di ottimizzare
i flussi dei pazienti con bisogni chirurgici ricoverati presso l’Azienda, attraverso un’analisi
delle principali attività che caratterizzano i processi, con particolare attenzione alle attività
di sala operatoria, uno dei centri nevralgici dell’ospedale. Nel progetto sono coinvolti
in prima persona medici, personale tecnico-assistenziale ed amministrativo, che quotidianamente
si prendono cura dei pazienti.
Il personale dell’Azienda Ospedaliera è supportato durante l’intero progetto dallo
studio di consulenza Matt & Partner di Bolzano, che aiuterà la struttura ospedaliera ad
introdurre il metodo del Lean Management ed a farne una strategia aziendale.
All’inizio l’esperienza presso il Mauriziano coinvolgerà due équipe professionali di
elevata esperienza e competenza, l’Ortopedia e Traumatologia e la Chirurgia Generale
, strutture che con la loro complessità ed intensità di intervento possono rappresentare
molto bene il livello di integrazione ed interdipendenza professionale necessari ai sistemi
sanitari per poter funzionare nel migliore dei modi.
L’approccio Lean, partendo dai processi, consente di portare il focus sia sul paziente
che sui professionisti, coinvolgendoli nella cultura del miglioramento continuo attraverso
l’analisi del valore, sia percepito che da costruire attraverso l’agire professionale.L’analisi dei flussi consente di conoscere meglio i processi ed il corretto utilizzo delle
risorse. Le mappe concettuali di riferimento consentiranno ai partecipanti al progetto di
visualizzare i differenti interventi identificando anche le aree di spreco ed i conseguenti
margini di miglioramento.
Tutto ciò potrà consentire ad intere équipe di definire un percorso di miglioramento
continuo e consapevole dei processi clinico-assistenziali; tale aspetto rappresenta uno degli
obiettivi del progetto Lean che punta anche a far crescere la motivazione dei collaboratori
ed a fare squadra in un team multiprofessionale per affrontare le sfide della sanità,
presenti e future. Unica possibile criticità che richiederà uno sforzo comune saranno le
modifiche comportamentali, che sono quelle più difficili da mettere in atto perchè comportano
il superamento della consueta fase / frase iniziale…: “ma noi abbiamo sempre
fatto così”. Ma stavolta sarà diverso.