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HomeN3/018Ruolo e formazione delle Direzioni Sanitaria: una questione fondamentale per il SSN

Ruolo e formazione delle Direzioni Sanitaria: una questione fondamentale per il SSN

Il Direttore Sanitario svolge un ruolo chiave nelle Aziende Sanitarie, in quanto ruolo ibrido che funge da:
• tensore dell’equilibrio tra vincoli economici e necessità di rispondere ai bisogni dei pazienti in modo efficace e innovativo;
• cinghia di trasmissione tra le strategie del Direttore Generale e i professionisti clinici dell’Azienda;
• direzione della produzione dei servizi sanitari nelle Aziende;
• «boundary spanning» con interlocutori esterni, come l’impresa, istituzioni pubbliche e cittadini su temi sanitari.
Pur mantenendo centrale la collegialità del lavoro della direzione strategica al fine di raggiungere in modo sistemico ed efficace gli obiettivi aziendali, per esercitare questo ruolo è fondamentale investire in una Direzione Sanitaria aziendale “moderna” in grado di presidiare – attraverso il coordinamento diretto o la collaborazione con altri servizi aziendali – una serie di nuclei di attività: dallo sviluppo strategico al value management, dalle relazioni con gli stakeholder alla valorizzazione del capitale umano, alla gestione operativa alle funzioni di garanzia e vigilanza. La Direzione Sanitaria del futuro dovrà potersi avvalere di professionisti in grado di affrontare le sfide della gestione delle aziende sanitarie con competenze tecniche innovative o – quand’anche tradizionali – totalmente rinnovate ed una sviluppata expertise manageriale. Con riferimento alle professionalità, tra le prime, si fa riferimento a:
• la Gestione Operativa, che comprende gli approcci e strumenti relativi alla gestione degli asset produttivi aziendali e all’ottimizzazione dei flussi dei pazienti, attraverso il miglioramento continuo dei processi e in relazione ai Percorsi Diagnostico, Terapeutici e Assistenziali definiti in azienda;
• l’Information & Communication Technologies (ICT), per le dinamiche che interessano le innovazioni tecnologiche e le dotazioni informatiche necessarie per l’efficace organizzazione delle attività sanitarie e della produzione (ad es. cartella clinica elettronica, l’introduzione delle intelleginze artificiali, l’uso dei big data ecc.).

Tra le seconde, si annoverano:
• la Clinical Governance che, da un lato riconduce ad unitarietà gli approcci per la gestione del rischio, dalla prevenzione alla gestione dell’evento avverso, tramite l’applicazione di logiche e sistemi di gestione dei rischi e l’apporto della medicina legale, mentre dall’altro regola e garantisce la gestione della qualità e dell’accreditamento sia esso istituzionale o di eccellenza;
• la farmacia, che prevederà il ruolo del farmacista consultant come perno fondamentale;
• l’ingegneria clinica
• la fisica sanitaria
• la Direzione Medica di Presidio Ospedaliero.
Inoltre, in relazione al proprio ruolo di guida e connettore dei processi di produzione, tra le funzioni con cui la Direzione Sanitaria deve collaborare strettamente per la definizione di politiche comuni di azione vi sono:
• l’area socio-sanitaria e quella delle professioni sanitarie, per ricondurre ad unitarietà la gestione della produzione dei servizi sanitari e socio-sanitari nei suoi riflessi sul personale medico e infermieristico;
• la programmazione e controllo e flussi informativi sanitari, compresa la rendicontazione degli outcome clinici e degli esiti, allo scopo di costruire un cruscotto unitario di programmazione e controllo delle performance produttive e sanitarie dell’azienda.
Tali dati e indicatori possono essere prodotti sia da UO interne alla DS sia da UO esterne (ad es. Programmazione e controllo, UO generalmente in staff alla direzione generale o amministrativa);
• la libera professione, area a pagamento e marketing, connettendosi con tutti i servizi aziendali che gestiscono i flussi informativi relativi a queste aree, per esercitare un ruolo di sviluppo di tali opportunità ma anche di garanzia rispetto all’attività istituzionale. La conseguente connessione con le politiche di marketing (generalmente gestite da UO in staff alla direzione generale o amministrativa) appare necessaria;
• la gestione e sviluppo del capitale umano, con una forte connessione con le articolazioni organizzative dell’Azienda che si occupano di gestione delle risorse umane (sia mediche sia infermieristiche) e della formazione;
• le relazioni sindacali, che pur gestite dal punto di vista strategico dalla Direzione Generale, necessitano di un coordinamento che garantisca la connessione tra le politiche discusse dalla DG e analizzi le ripercussioni sulla gestione dell’operatività aziendale garantita dalla DS.
• l’ufficio tecnico per le questioni riguardanti la progettazione edilizia, la ristrutturazione dei luoghi e degli spazi, i criteri infrastrutturali e la dotazione tecnologica; solo il coordinamento tra chi conosce le dinamiche reali delle attività sanitarie e chi è deputato agli investimenti infrastrutturali e tecnologici, potrà condurre a politiche efficaci di progettazione degli edifici e dei luoghi sanitari in relazione alle necessità dei professionisti e dei pazienti.
Alla luce di questo quadro concettuale di sviluppo delle funzioni della Direzione Sanitaria, e quindi delle collegate competenze e postura di ruolo del medico e/o del professionista di direzione sanitaria, sembra necessario investire anche su una formazione ad hoc per supportare adeguatamente la preparazione di chi aspira o già ricopre tale ruolo. I temi e le materie sulle quali costruire la formazione dei DS 3.0 possono essere categorizzati in tre ambiti, corrispondenti al ciclo di vita del ruolo di un membro della Direzione Sanitaria: 1. Fondamenta professionali per i ruoli di Direzione Sanitaria 2. Competenze abilitanti, per chi ambisce ad una Direzione di Struttura Complessa presso la Direzione Sanitaria 3.0 o alla nomina a Direttore Sanitario 3. Capacità da rivalidare, poiché – nell’ottica della formazione continua – è necessario rimanere sulla frontiera della conoscenza e delle prospettive in tema di management delle Aziende Sanitarie. Per ciascuno di questi ambiti, i contenuti della formazione si dividono in tre fondamentali obiettivi di conoscenza:
i) costruzione del ruolo;
ii) conoscenza dei cambiamenti manageriali in corso (visioni);
iii) trasmissione delle tecniche e degli strumenti.
La successiva Tabella 2 riassume lo schema contenuti-ruoli per la formazione dei futuri medici e professionisti della Direzione Sanitaria come emerso nel corso di un attività di brainstorming sviluppata con oltre 20 direttori sanitari e loro collaboratori.

Tabella 1. Temi per orientare i processi di formazione ad hoc dei professionisti di direzione sanitaria

Lo schema vuole essere una base per la definizione di un programma formativo che le aziende e le istituzioni potrebbero sviluppare per costruire quella classe di professionisti di direzione sanitaria di cui il SSN (e le strutture private di qualità) ha forte necessità di fronte alle sfide delle mega-aziende, rivoluzione tecnologica ed accesso all’innovazione, questioni del personale, dinamiche delle professioni, nuove priorità nell’organizzazione di servizi sanitari e socio-sanitari (medicina di iniziativa, multidisciplinarietà ecc.). Ed infine, non ultimo, per una migliore attenzione alle relazioni di ambiente e con l’industria, per dare concretezza al tema delle partnership e sinergie di sistema da tempo discusso ed auspicato, ma ancora lontano da concretizzarsi efficacemente.

Nota 1 
Questo articolo propone una sintesi parziale di un lungo percorso di formazione-intervento che ha visto coinvolti - con la supervisione scientifica di Federico Lega e Anna Prenestini del Cergas – SDA Bocconi, il contributo all’ideazione del dott. Giuseppe De Filippis, e la partnership di Pfizer Italia - numerosi direttori sanitari di aziende sanitarie pubbliche e private, tra i quali ricordiamo per il contributo dato: Campanile Vito, Carpinelli Luca, Caruso Bianca, Cuppone Maria Teresa, Dall’Acqua Maurizio, De Filippis Giuseppe, De Fino Massimo, Dei Simona, Mazzi Giorgio, Miglio Gianfranco, Monti Patrizia, Pasqualucci Arturo, Pirola Flavia Simonetta, Raponi Massimiliano, Silvestri Norberto, Solfrini Valentina, Tersalvi Carlo Alberto, Veglio Massimo, Luigi Bertinato, Antonio Bonaldi, Laura Chiappa, Mauro Maccari, Diamante Pacchiarini, Paolo Tofanini. A tutti loro va un ringraziamento speciale ed il merito di questo lavoro.
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Director master MIHMEP - SDA Bocconi School of Management