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HomeN1/017Diventare sicuri: dalla legge alla centralità dei dati

Diventare sicuri: dalla legge alla centralità dei dati

Di Christophe Julliard
Country Manager Sham Italia

La Gestione del rischio clinico è un’attività traversale e sistemica che investe ogni singolo ambito di una struttura sanitaria: organizzativo, clinico e assistenziale. Il suo strumento principe è l’analisi dei dati e dei processi, il suo obiettivo il miglioramento permanente: dall’Osservatorio nazionale alle singole buone pratiche applicate a livello locale. L’attenzione alla sicurezza delle cure e alla gestione del rischio clinico esiste in Sanità ben prima della legge Gelli-Bianco. L’impianto normativo di certo contribuisce a confermare la centralità del risk management nelle organizzazioni sanitarie. La Gestione proattiva del rischio clinico, oltre che reattiva, è infatti uno dei migliori investimenti per il futuro della Sanità: la via maestra per ridurre progressivamente frequenza e gravità degli eventi avversi, migliorare la sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari, contenere i costi. In quest’ambito, la legge Gelli-Bianco, chiarendo i confini della responsabilità, punta anche a ridurre i comportamenti di medicina difensiva che impegnano oggi vaste risorse ed energie anche a causa della precedente incertezza. Tutto ciò che influenza l’ottimizzazione del sistema sanitario ha un effetto sulla qualità delle cure erogate, presenti e future. Per questo il risk management si può definire un’attività sistemica che investe ogni processo produttivo e i suoi relativi rischi, prevenibili e prevedibili. “Misurare” e “tracciare” sono verbi importanti da trasferire concretamente nelle nostre azioni quotidiane di attori del sistema sanità: strutture sanitarie, professionisti e fornitori di servizi. I dati sono l’unico strumento oggettivo per quantificare il rischio: capirne l’incidenza, le cause e le misure da mettere in atto per ridurlo. Conoscere il proprio livello di rischio e gestirlo garantisce che la singola struttura sanitaria mantenga nel tempo un’appropriata copertura assicurativa. Per questo la Mutua assicurativa Sham investe molte energie al fine di promuovere e diffondere sia la cultura che le competenze professionali del risk management nelle strutture associate. Da questa “missione” nasce anche la partnership con Federsanità ANCI e l’attenzione alle novità introdotte dalla legge Gelli-Bianco. L’incontro organizzato il 30 novembre al Forum sul Risk Management 2017 di Firenze ha sintetizzato a pieno questo approccio. L’evento “Diventare sicuri: il valore dei dati nel nuovo orizzonte del risk management. Dall’Osservatorio nazionale della legge GelliBianco alle 44 buone pratiche del Premio Sham – Federsanità ANCI” è stato l’occasione per confrontarsi sui prossimi passaggi implementativi dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche recentemente istituito. Inoltre, sono stati presentati i 3 vincitori del “Premio Sham – Federsanità ANCI per la prevenzione dei rischi”. Un concorso unico in Italia che premia le azioni di prevenzione intraprese dalle strutture sanitarie pubbliche e vuole condividere le migliori pratiche locali a livello nazionale. Tra i criteri della candidatura, infatti, sono specificatamente indicate la misurabilità e una metodologia definita al fine di facilitare la riproducibilità e la diffusione delle conoscenze. Un circolo virtuoso di prassi e di cultura.